La mia versione più saporita e nutriente della classica ricotta di soia…prepararla in casa è davvero molto semplice!
Le uniche raccomandazioni, per le quali vi rimando in fondo alla ricetta, riguardano la scelta degli ingredienti 😉
Vediamo insieme quali sono…
Ingredienti:
- 500 ml di latte di soia biologico al naturale
- 1 cucchiaino raso di fiocchi di sale affumicato
- 1 cucchiaino raso di nigari
- 1 cucchiaio di alghe arame essiccate
Procedimento:
Mettete in un pentolino il latte di soia ed il sale. Mescolatelo bene e ponetelo sul fuoco a riscaldare. Intanto sciogliete il nigari in un paio di cucchiai di acqua tiepida. Quando il latte di soia sta per raggiungere il bollore (si può notare dal fatto che vicino al bordo del pentolino iniziano a formarsi delle piccole bollicine), spegnetelo e versate il nigari sciolto nell’acqua tiepida mescolando bene. Coprite con un coperchio e lasciate riposare mezz’oretta affinché si formino i fiocchi di ricotta.
Intanto preparate uno stampo per ricotta o un colino, mettetelo dentro ad un contenitore dove possa rimanere sospeso, e foderatelo con un tovagliolo da cucina ben pulito e sterilizzato (io ne tengo uno solo per questo utilizzo).
Trascorsa la mezz’oretta di riposo della cagliata, unitevi le alghe arame spezzettate e versatela nello stampo/colino preparato per far scolare la ricotta:
A questo punto non vi resta che attendere che la ricotta perda tutto il siero; fatele raggiungere la temperatura ambiente, poi trasferitela in frigorifero. Dopo qualche ora di riposo dovrebbe aver perso tutto il siero (circa 200-250 ml) ed è pronta per essere gustata.
Come anticipato a inizio post, ci tengo a fare delle precisazioni sulla scelta e sulle proprietà degli ingredienti utilizzati in questa ricetta:
- Latte di soia: deve essere rigorosamente al naturale, possibilmente biologico; tra gli ingredienti dovete trovare solo acqua e semi di soia gialla. Niente dolcificanti e soprattutto cercate la dicitura NO OGM.
- Nigari: è il prodotto che viene usato in Giappone per cagliare il latte di soia; si presenta sotto forma di cristalli trasparenti, ed è composto principalmente da cloruro di magnesio, estratto dall’acqua marina dopo l’evaporazione dell’acqua e la rimozione del cloruro di sodio (il sale da cucina).
A seconda del metodo di produzione, il nigari può contenere piccole quantità di solfato di magnesio, cloruro di potassio, cloruro di calcio e tracce di altri sali di origine naturale.Il Nigari si può acquistare in qualsiasi negozio di alimentazione biologica; in alternativa per cagliare il latte di soia si possono utilizzare il succo di mezzo limone oppure 3 cucchiaini di aceto di mele (sempre per 500ml di latte). In questa ricetta ho scelto il nigari perché è insapore, e non volevo mescolare altri sapori all’aroma affumicato dato dal sale.
- Alghe arame: come tutte le alghe, sono un concentrato di elementi nutritivi; pensate infatti che le piante marine contengono una concentrazione di nutrienti fino a 20 volte maggiore rispetto alle piante terrestri.
Le Arame, in particolare, sono le più delicate e quindi le più adatte ad essere aggiunte a qualsiasi preparazione senza alterarne il sapore; fra le vitamine e i minerali contenuti spiccano lo iodio, calcio, potassio, magnesio e ferro.
Le proprietà sono molteplici: antivirale, regolatrice del metabolismo (grazie alla presenza dello iodio), ipotensiva (grazie all’apporto di sali minerali).
Io le trovo particolarmente gradevoli aggiunte alle zuppe (ad esempio in questa zuppa di miso bianco con cavolo cinese e zenzero); le ho inserite anche in questa preparazione sia per le loro proprietà benefiche, che per creare un piacevole contrasto cromatico tra il candore della ricotta e il nero delle alghe. Il fatto che le arame siano praticamente insapore mi ha permesso, ancora una volta, di lasciare inalterato l’aroma affumicato che ho voluto dare a questa ricottina.
Con questa ricetta partecipo al 2° contest di Terra e Farina, dedicato alle ricette in bianco e nero 🙂 :
E al contest Gusto & Salute, seconda edizione
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A presto 😉
Alice