Budino di riso nero alla vaniglia| Black rice vanilla pudding

black rice pudding budino riso nero

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Un invito, un ricordo…così è tornata alla mia mente questa ricetta che, dppo il viaggio fatto in Indonesia ormai 4 anni fa, ogni tanto ho preparato anche a casa!

Il budino di riso nero, assieme al tradizionale Nasi Goreng, ovvero riso saltato in padella con tanti aromi, spezie e nel mio caso tante buone verdurine, è uno di quei piatti che mi è proprio rimasto nel cuore, insieme alla meravigliosa natura e cultura delle isole di Bali e Gili Trawangan.

Per preparare questo budino tradizionalmente viene usato il riso nero glutinoso, prodotto non facilmente reperibile da noi se non tramite internet o negozi di cibi etnici ben forniti; il riso venere è una buona alternativa, anche se il budino viene meno morbido e avvolgente rispetto all’originale.

Se potete usate vaniglia naturale e di buona qualità…io ne ho fatto incetta proprio in Indonesia, dove si trova una vaniglia ottima e conveniente…vi assicuro che a livello di sapore fa la differenza 😉

Gli altri ingredienti che vi servono sono davvero pochi e semplici da reperire…eccoli!

Ingredienti (per 2-3 persone):

  • 100g di riso nero glutinoso
  • 50g di zucchero di canna integrale bio
  • 1 pizzico di sale
  • 1/4 di baccello di vaniglia
  • 200ml di acqua
  • 250ml di latte di cocco al naturale

Procedimento:

Mettete il riso in ammollo in acqua a temperatura ambiente, per circa un’ora.

Trascorso l’ammollo scolate il riso, sciacquatelo bene e mettetelo in un tegamino insieme a tutti i restanti ingredienti, tranne 50ml di latte di cocco che terrete da parte per servire il budino.

Mettete il tegamino su fiamma media, copritelo con un coperchio; quando raggiunge l’ebollizione mettete la fiamma al minimo, date una mescolata e lasciate cuocere coperto per circa 40 minuti.

Trascorso questo tempo scoprite e valutate la consistenza del budino; se gran parte del liquido è evaporato, spegnete, altrimenti proseguite la cottura per qualche minuto.

Una volta pronto il budino, versatelo nelle coppette in cui andrete a servirlo, lasciatelo intiepidire poi gustatelo subito o conservatelo in frigorifero fino a quando vorrete gustarlo.

In entrambi i casi, irrorate con latte di cocco a piacere prima di affondare il cucchiaino 😛

Trucchi e suggerimenti:

  • Se non riusciste a reperire il riso nero glutinoso, potete provare con il riso venere. Il risultato è molto simile.
  • Per ottenere un budino che si può rovesciare dalla sua ciotola / stampino senza perdere la forma, unite un cucchiaino di agar-agar in polvere durante la cottura, al momento in cui la preparazione raggiunge l’ebollizione. Assicuratevi di scioglierlo bene, mescolando con cura. Raffreddando il budino prenderà consistenza, e dopo qualche ora di riposo in frigo sarà perfettamente sformabile.
  • Potete servire il budino con delle rondelle di banana, pastellate e fritte o cotte in forno, per un dessert molto molto ricco e goloso…la croccantezza e la dolcezza delle frittelle di banana si sposa a meraviglia con il gusto particolare di questo morbido budino!

Ringrazio Camilla del blog “La cascata dei sapori” che, invitandomi a partecipare al suo contest “Il viaggio in un piatto”, ha riportato alla mia mente il viaggio più bello della mia vita e questa golosa ricetta!!!

contest il viaggio in un piatto

Concludo con qualche scatto di alcune tappe del mio viaggio…

Il mercato di Denpasar, dal quale ho portato tante spezie che tutt’ora profumano i miei piatti! Peccato non aver potuto portare anche tutta la splendida frutta & verdura 🙁

Il tempio di Tanah Lot…un posto davvero magico!

 

Le terrazze di riso, tipica coltivazione dell’isola di Bali…la foto non rende quanto siano belle e maestose, si perdono a vista d’occhio!

Per finire, uno scatto della spiaggia dell’isola di Gili Trawangan…un vero e proprio piccolo paradiso, dove non c’è nulla oltre al mare, alla meravigliosa spiaggia, una piccola foresta e qualche struttura turistica. Zero mezzi a motore (non sono ammessi)…insomma un posto che rimette davvero in pace col mondo e dal quale è davvero difficile dover partire per tornare a casa 🙁

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A presto 🙂
Alice

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I tried this sweet treat for the first time when i went to Bali, 4 years ago.

It was a wonderful holiday, in which I’ve known the wonderful natural beauty and cultural heritage of Indonesia.

I really enjoyed this typical indonesian pudding, along with vegetable Nasi Goreng…sometimes I still prepare them at home!

Here’s how I prepare the black rice pudding.

Ingredients (for 2 or 3 people):

  • 100g black glutinous rice
  • 50g organic cane sugar
  • 1 pinch of salt
  • 1/4 vanilla bean
  • 200ml water
  • 250ml natural coconut milk

Procedure:

Soak rice in water at room temperature for about an hour.

After soaking drain the rice, rinse well and put it in a pot with all the other ingredients, except 50ml of coconut milk that you’ll need to serve the pudding.

Put the pot on medium heat, covering with a lid; when it boils put the heat to low, stir and cover again. Let cook for about 40 minutes.

After this time, look at the consistency of pudding; if most of the liquid has evaporated, turn the heat off, or let simmer for a few minutes more.

When the pudding is done, pour it into cups and let it cool down.

Enjoy it immediately, or refrigerate until you decide to eat it.

In both cases, sprinkle with coconut milk to taste before plunging your spoon 😛

Tips & Tricks:

  • If you want to turn out your pudding, add a teaspoon of agar-agar powder when the preparation reaches the boiling. Be sure to dissolve it well, stirring carefully. The pudding will take consistency as it cools down, and after a few hours in the fridge you will be able to turn it out.
  • You can serve the pudding with banana slices, battered and fried or cooked in the oven for a very rich and delicious dessert…the crunchiness and sweetness of the banana fritters match perfectly with the unique flavor of this soft pudding! 

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See you next recipe!
Alice

 

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15 commenti

  1. Che foto!!!! E che meraviglia di sapori. Alice, amo follemente il riso nero e i dolci di riso: immagini quanto potrebbe piacermi?
    Nella mia versione uso l’agar agar, effettivamente, come da tuoi consigli. Il risultato è pazzesco.
    Grande tesoro, ti abbraccio.

    1. Grazie cara…quelle foto non sono che un piccolissimo assaggio delle bellezze dell’Indonesia 🙂 mi fa piacere che questo budino ti piaccia, il riso nero lo rende molto particolare per colore e per sapore. Un abbraccio <3

  2. Che posti meravigliosi! Il tuo budino unito al latte di cocco mi prende moltissimo, secondo te potrebbe andare bene anche il riso nero del commercio equo che dovrebbe essere una varietà di thay?

    1. Ciao cara Daria! Secondo me il riso nero thay va benissimo, se è del tipo che una volta cotto resta abbastanza al dente (come il venere), ti consiglio di prolungare un po’ l’ammollo del riso e la cottura…io col venere faccio 2h di ammollo e 40 min di cottura a fiamma bassissima.
      Se lo provi poi fammi sapere se vi è piaciuto 🙂 un abbraccio!

  3. Ciao Alice, finalmente sono riuscita a trovare il tempo di passare con calma a trovarti. Che bei posti, mi hai fatto sognare di prima mattina. L’ indonesia e Bali mi mancano, e presto vorrei visitarli. E quel mercato con tutta quella frutta colorata? Un paradiso! A parte questo, il budino di riso nero è una bella idea. Anche per il colore, perchè a me il budino normale, non mi attira per quello (sai che io sono strana e fissata coi colori!). Ti rispondo qua sulle domande che mi hai posto sui succhi estratti. Io apro sempre pranzo e cena con i succhi, primo per riuscire ad ingerire il giusto quantitativo di verdure che mi ha consigliato la De Petris (minimo 500 g). Come saparai con l’ estrattore, una parte di fibre rimane nello scarto secco per cui i nutrienti contenuti nelle verdure vengono assimilate più velocemente dall’ intestino e non creano quel gonfiore che in alcune persone potrebbe dare. Inoltre per quanto mi riguarda, ci sono verdure che crude faccio fatica a mangiare (tipo le bietole o le erbette). Bevendone il succo, riesco tranquillamente perché aggiungo del limone ad esempio, dello zenzero, dell’ uva e le rendo più gradevoli. Ho frequentato poi un corso di crudismo, dove ho imparato cose nuove sull’ argomento. Più crudo si mangia, meglio è. E lo si sente proprio a livello di benessere generale. Siccome io non riesco (al momento, in futuro chissà)? a diventare totalmente crudista, allora ho raggiunto la via di mezzo del crudo prima del pasto cotto per limitare i danni del cibo cotto introdotto nell’ organismo. Un bacio e buona giornata

    1. Ciao carissima 🙂 Le tue visite mi fanno sempre molto piacere! L’Indonesia secondo me è un posto magico non solo per le sue bellezze artistiche e naturali, ma anche per la cultura così ricca e basata su valori semplici e ormai quasi perduti in occidente (come ad esempio l’altruismo)…a me è proprio rimasta nel cuore una gran voglia di tornarci!
      Mi fa piacere che questo budino così particolare ti piaccia…il sapore e l’aspetto sono un po’ insoliti ma garantisco che è buonissimo!

      Ti ringrazio per la spiegazione sui succhi estratti, anche io credo che non riuscirei mai a diventare 100% crudista, ma penso che già alternare crudo e cotto cercando sempre di ottenere il meglio dai cibi sia già un buon compromesso!
      Buona serata, un abbraccio e a presto <3

  4. Ciao Alice! Che meraviglia questa ricetta! Credo la proverò con il riso Venere, visto che già ce l’ho in casa 🙂 da quando non mangio più glutine ho scorte di riso di tutti i tipi sempre a disposizione!
    Le foto mi hanno fatta sognare, soprattutto quella del tempio! Che posto magico! E la spiaggia sull’isola solitaria… Proprio in questi giorni sono stata invitata a cena da un’amica che è appena stata in Indonesia e le ho chiesto di farmi vedere le foto.. Ci sto facendo un pensierino!!!!
    Un bacione grazie per avermi fatto conoscere questo piatto particolare!!

    1. Ciao Lucia, grazie 🙂 sono certa che questo particolare budino ti conquisterà! Se avrai occasione, vai a Bali, senza indugi…i suoi templi sono di una bellezza inspiegabile! E poi se vuoi vedere il mare come dovrebbe essere, pulito ed incontaminato, le isole Gili sono un paradiso da visitare assolutamente! A essere sincera però un neo ce l’hanno…è davvero difficile andarsene via da quei luoghi meravigliosi 😀 un abbraccio grande, a presto!

  5. Che sogno che sono le foto di Bali e dell’Indonesia ^^ non vedo l’ora di avere anch’io l’occasione di andarci! E poi che buono in Nasi Goreng, io lo assaggia anni fa in Malesia e me ne innamorai…purtroppo a casa non mi è mai venuto ugualmente buono! Un abbraccio grande Ali

    1. Ti auguro di poterci andare presto a Bali, è un viaggio che rimane davvero nel cuore… e il Nasi Goreng buono come il loro, neppure a me è mai venuto, nonostante abbia comprato anche il libro di cucina proprio a Bali! Ti abbraccio :*

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