.Negli arcipelaghi Similan e Surin si trovano alcune tra le più belle isole della Thailandia, destinazioni perfette per chi, come me, ama viaggiare in luoghi naturali incontaminati e poco turistici.
Ho scelto queste isole come meta del mio ultimo viaggio con marito e due amici, voglio raccontarvi la splendida esperienza di turismo sostenibile che si può vivere in questi parchi marini e i suggerimenti utili su quando andare, come arrivare e dove dormire.
Quando andare alle isole Similan e Surin
I parchi nazionali delle Isole Similan e Surin sono aperti esclusivamente dal 15 Ottobre al 15 Maggio, rimangono chiusi nella stagione delle piogge. Il periodo migliore è da gennaio a marzo, i mesi centrali della stagione secca in cui il tempo è generalmente buono e stabile.
Isole Similan e Surin, come arrivare
Per arrivare alle Isole Similan e Surin dall’Italia occorre anzitutto un volo per Bangkok oppure Phuket (l’aeroporto più vicino); personalmente ho trovato più economico, anche se un po’ più lungo, arrivare con un volo diretto da Milano Malpensa a Bangkok (sfruttando l’ottimo rapporto qualità prezzo di Air Italy). Da lì, con un volo interno acquistato a Bangkok, ho raggiunto Phuket.
Da Phuket occorre in seguito prendere un taxi per arrivare, in poco più di un’ora, ai porti più vicini alle Isole Similan e Surin, a Khao Lak. Al proposito un consiglio: per avere garantite sicurezza ed onestà, rivolgetevi ai taxi ufficiali dell’aeroporto. Il loro ufficio si trova all’esterno, sulla sinistra poco più avanti dell’uscita; qui, come nel resto della Thailandia, pretendete che sia usato il tassametro.
Mi rendo conto, è un viaggio lungo e non semplice, ma con una buona organizzazione non sarà stressante per nulla e vi assicuro che ne vale la pena.
Parco nazionale marino delle isole Surin, dove dormire
Vi chiederete perché nel sottotitolo non ho messo le isole Similan, il motivo è che dall’ultima stagione di apertura del parco (2018-2019) non è più possibile dormire alle Similan. La decisione è stata giustamente presa dal governo per salvaguardare queste stupende isole della Thailandia dall’impatto ambientale legato al cospicuo afflusso turistico.
Anche il parco nazionale delle isole Surin è gestito esclusivamente dallo Stato thailandese e protetto da regole precise. E’ possibile fermarsi solo per qualche giorno in bungalow o tenda che potete prenotare contattando direttamente il parco nazionale, o più comodamente attraverso agenzie locali che cureranno per voi anche il transfer da e verso la costa. Noi abbiamo scelto di pernottare in bungalow, per essere un po’ più comodi ed avere il bagno indipendente.
Khao Lak, la base ideale per un tour alle isole Similan e Surin
Per il nostro tour nel mare delle Andamane mi sono rivolta ad una agenzia di Khao Lak, località costiera in posizione comoda rispetto alle Similan e Surin, dove abbiamo soggiornato per 5 giorni prima di salpare verso le più belle isole della Thailandia. Khao Lak è altrettanto bella e ricca di natura, fatta di chilometri di spiagge tranquille orlate dal verde.
L’abbiamo apprezzata molto in quanto poco turistica rispetto alla famosa Phuket, godibile spostandosi a piedi ed in bicicletta tra boschi, spiagge pulite dal mare cristallino, mercati e ristorantini locali. Sulla spiaggia, ogni sera, troverete inoltre uno spettacolo della natura: un incantevole tramonto rosa!
Inoltre da non perdere a Khao Lak il Museo dello Tsunami. Qui abbiamo scoperto che purtroppo è stata proprio la provincia di Phang-Nga ad essere più colpita dalla catastrofe del 2004; per fortuna la ricostruzione ha riportato la zona ad essere viva, al suo splendore.
Sempre a Khao Lak abbiamo acquistato un’escursione per visitare le Similan in giornata; vi consiglio di farlo sul posto, perché è il modo migliore per confrontare i prezzi e risparmiare. Lo scenario di queste isole si può ammirare da una barca, facendo snorkeling ma soprattutto arrampicandosi in cima alla Donald Duck Bay. Il panorama dal punto più alto è davvero mozzafiato!
Per visitare pernottando alle isole Surin dovete invece prenotare con un mese di anticipo, i posti sono infatti limitati. Guidati dalle ottime recensioni in rete ci siamo affidati a questa agenzia e mi sento di consigliarla anche a voi; il loro tour organizzato al Parco nazionale delle isole Surin ci ha trasportati per due giorni in un paradiso di sabbia bianca ed acqua trasparente, senza mezzi se non qualche longtail boat e senza internet, con energia elettrica dalle 18 alle 6.
Un’opportunità per vivere esclusivamente al ritmo della natura. Svegliarsi spontaneamente all’alba dalla voglia di nuotare nell’acqua cristallina e passeggiare in una spiaggia incontaminata, animata solo nelle ore centrali da piccoli gruppi di turisti. Per il resto sarete soli, con i pochi che hanno prenotato un bungalow o una tenda e lo staff del parco che vi offrirà la tipica ospitalità thailandese, fatta di sorrisi e deliziosi piatti locali.
A proposito, se dopo il viaggio vorrete ritrovare gli ottimi sapori della cucina thailandese, trovate QUI la mia ricetta del Pad Thai vegetariano: il famoso piatto tipico che unisce noodles, verdure, spezie in un connubio che una volta provato è impossibile farne a meno 🙂
Nel tour delle Surin potrete anche visitare un villaggio dell’accogliente popolo dei Moken, volendo contribuire alla piccola economia locale potrete acquistare i souvenir che essi stessi realizzano a mano ed espongono in numerose bancarelle tra le capanne, colorate dai panni stesi.
Spero con il mio racconto di ispirare anche voi ad intraprendere un’esperienza di turismo green verso le più belle isole della Thailandia. Tutta la nazione è in realtà un ottimo esempio di meta per il turismo sostenibile; questo è infatti l’orientamento della politica thailandese, basata sulla definizione di “Seven Greens”: sette punti che mirano allo sviluppo turistico nel rispetto dell’ambiente, supportando le comunità locali.
Trovate le mie ispirazioni per una vita in armonia con la natura anche sui canali social: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Bloglovin e YouTube.
Se provate una mia ricetta o un mio consiglio taggate #ricettevegolose: lo condividerò con piacere!
A presto
Alice
6 commenti
Ripasso con calma a leggermi l’articolo..intanto mi sono goduta queste meravigliose foto! Non sai che voglia di partire..ormai è un anno che sono ferma e la valigia scalpita!!! Spero di riuscire presto a fare un viaggetto col pupo ^_^
Grazie cara di essere passata, per me viaggiare è una delle cose più belle della vita come cucinare, ti auguro di poter partire presto <3
che meraviglia!!!!!!
Eh si le foto parlano da sole 🙂 Grazie della visita un abbraccio!
Ciao, bel reportage 🙂
Stavo pensando di programmare un viaggio in Thailandia includendo qualche giorno alle isole Surin. Ho una domanda un po’ così: su un diario di viaggio alle isole letto qualche giorno fa (mi faccio ispirare così) dicevano che nei bungalow ci si può ritrovare con scorpioni, serpenti etc etc…cosa sai dirmi a riguardo? Siccome credo mi verrebbe un mezzo infarto date le mie fobie, vorrei capire l’entità del rischio e se sarò in grado di gestirlo. Grazie!
Ciao Elisa, anzitutto grazie 🙂 noi onestamente non abbiamo avuto ospiti nel bungalow durante il nostro soggiorno, al più abbiamo incontrato all’esterno qualche ragno ed un giorno anche una piccola scimmia, comunque animali del tutto innocui. Non escluderei che qualche insetto potrebbe fare visita, dato che le strutture sono completamente immerse nel verde; personalmente però non mi farei bloccare da queste paure, perché un soggiorno alle Surin è qualcosa di unico, davvero da non perdere!